Parigi è una città fantastica, ricca di cose da vedere e da vivere: monumenti, musei, opere d’arte, negozi, locali e ristoranti. Ma forse non tutti dedicano abbastanza attenzione alla magia e alla tranquillità che i parchi pubblici parigini possono offrire.
Per un appassionato di architettura come me, ma anche per chi ama la natura, è doveroso trascorrere dei giorni a Parigi e passeggiare in alcuni dei suoi numerosissimi parchi concepiti e realizzati dai maggiori esponenti dell’architettura moderna e contemporanea.
Il piano di sviluppo dei parchi parigini
Numerosi dei parchi parigini si inseriscono nelle ZAC (Zone d’aménagement concerté) e fanno parte di veri e propri programmi di rinnovo della città e testimoniano come la capitale francese abbia assunto un ruolo di laboratorio urbano da ammirare e prendere a modello per tutte le città europee!
Parco de la Villette
Il Parco de la Villette per esempio è il frutto di un concorso di progettazione vinto dall’architetto Bernard Tschumi per generare “nuovi luoghi della contemporaneità” attraverso la sovrapposizione di tre sistemi: le LINEE ovvero gli assi principali che congiungono punti estremi di accesso al parco e il percorso sinuoso della Promenade Cinématique che simula una pellicola cinematografica, le SUPERFICI cioè le grandi estensioni di prato, e i PUNTI un sistema puntiforme di oggetti (le folies) collocati all’intersezione di un reticolo geometrico.
Vi assicuro che un sonnellino in una di queste SUPERFICI è davvero quello che ci vuole dopo aver visitato la “Cite des Sciences et de l’Industrie” o la “Cite de la Musique” che si trovano all’interno del parco!
Parc des Buttes Chaumont
A pochi minuti dalla Villette si raggiunge il Parc des Buttes Chaumont che offre quasi 25 ettari di verde con spettacolari viste sulla città. Il parco, voluto da Napoleone III e realizzato da Jean-Charles Alphand, sorge su una cava da cui si estraevano gesso e pietre per la costruzione dei palazzi parigini.
Si trova anch’esso nel XIX arrondissement ed è caratterizzato dalla presenza al suo interno di una rupe alta circa 30 metri che ospita sulla sommità il piccolo tempio della Sibilla, dal quale si gode di un magnifico panorama sui quartieri di Montmartre e Saint-Denis. Per chi fosse rimasto affascinato dal post Praga magica: luoghi e leggende sarà interessante sapere che proprio il tempio della Sibilla è il cuore di un pentagono mistico che rese il parco luogo dell’esoterismo parigino del XIX secolo.
Parco di Bercy
Spostandosi verso il XII arrondissement si può raggiungere il Parco di Bercy che si trova tra il palazzo omnisports di Paris-Bercy e il centro commerciale Bercy Village.
La sua estensione di circa 13 ettari e costituita da una serie di 3 giardini tematici: il “giardino romantico”, le “aiuole” e le “praterie” realizzati dagli architetti Bernard Huet, Madeleine Ferrand, Jean-Pierre Feugas, Bernard Leroy, e i paesaggisti Ian Le Caisne e Philippe Raguin tra il 1993 e il 1997. Dal parco si può accedere alla BNF (Biblioteca Nazionale Francese) attraverso la meravigliosa passerella Simone-de-Beauvoir che oltrepassa la Senna.
Promenade Plantée
Un’altra passeggiata nei parchi di Parigi che non ci si può perdere è la Promenade Plantée. Questo lungo parco pubblico lineare progettato dal paesaggista Jacques Vergely e dall’architetto Philippe Mathieux, si sviluppa su una linea ferroviaria dismessa e nasce in prossimità dell’Opera Bastille terminando vicino a Bois de Vincenne.
Tra le passeggiate che posso consigliare attraverso i parchi, questa è la più suggestiva perchè il progetto si sviluppa dalla riconversione di una linea ferroviaria per cui si possono vedere scorci e dettagli della città parigina da una prospettiva tanto inaspettata quanto caratteristica: il percorso nella prima parte è sopraelevato rispetto alla via parallela, mentre nella parte finale è trincerato.
Se proprio non si ha voglia di percorrere tutti i suoi 4500 metri, è almeno il caso di fare una passeggiata nel primo tratto, ovvero il Viaduc des Arts dando un’occhiata alle bellissime arcate ristrutturate del viadotto e poi fermarsi per una sosta nel Jardin de Reuilly dopo circa 1500 metri di passeggiata.
Questi sono solo alcuni dei parchi che si possono visitare e il mio consiglio è di non lasciarsi influenzare dalla moda parigina ma di attrezzarsi con un comodo paio di scarpe da ginnastica che permettano di macinare più chilometri possibili per deliziare gli occhi con il maggior numero di immagini di Parigi.