Barcellona è una città vitale, giovane, frizzante, calorosa… Potrei trovare mille altri aggettivi briosi da appiccicare addosso a Barcellona… secondo me è la meta ideale per un city break in coppia, con gli amici o con la famiglia.
L’anno scorso ci sono stata a marzo con degli amici approfittando di un volo economico prenotato solo qualche mese prima.
La vacanza si è rivelata un mix di cultura, divertimento e sole (si perché al 20 di marzo ce ne stavamo in maniche corte!).
Tra l’altro mi sono accorta che a prenotare i voli in questo periodo di solito si trovano buone occasioni soprattutto per febbraio e marzo, periodi in cui il turismo rallenta un po’ e di conseguenza si abbassano anche le tariffe: se siete in fase di ricerca date un’occhiata al sito di Volo24 ci sono offerte un po’ per tutte le tasche.
Una volta prenotato il volo però bisogna fare un programmino delle cose da vedere e da fare, ecco cosa vi propongo io per un viaggio di 3 giorni a Barcellona.
Giorno 1
Partirei da Plaza de Catalunya e inzierei a percorrere la famosissima Rambla in direzione del mare. Questo ampio viale lunghissimo principalmente pedonale è costeggiato da alberi e negozi e ristoranti molto turistici (che vi consiglio di evitare come la peste).

Una sosta va per forza fatta al Mercato della Boqueria tra i suoi colori, odori e sapori, sia per scattare qualche foto che per mangiare qualcosa o bere un “zumo”. Poi si può proseguire lungo la Rambla ed arrivare fino al mare, o anche meglio, svoltare a sinistra in una delle stradine che conducono al Barrìo Gotico, una delle zone più antiche della città che conserva le sue caratteristiche vie e palazzi medievali.

Nel Barrìo Gotico è bello lasciarsi guidare dall’istinto e percorrere strette stradine che nascondono negozietti vintage, caffé e ristorantini, negozi di souvenir, piccole gallerie artistiche.
Direi di passare per Placa Real per vedere una delle prime tracce di Gaudì in città: i lampioni che ha progettato e che sono stati una delle sue prime opere; tra le chiese del quartiere non perdetevi la Cattedrale, la Chiesa di Santa Maria del Pi e la Chiesa di Santa Maria del Mar (protagonista del libro di Ildefonso Falcones “La cattedrale del mare”).

Infine, se vi piace la genuina ed effervescente atmosfera che si respira nei mercati fate un salto al Mercato de Santa Caterina, che tra l’altro è stato ristrutturato da Miralles e oggi ha una allegra copertura colorata ed ondeggiante.

Dal Barrìo Gotico, sbucando nell’avenida che costeggia il mare ci si trova di fronte il porto che pullula di barche: si può passare parte della giornata all’acquario, ma se il pomeriggio è soleggiato tanto vale farsi una passeggiata lungo la banchina e percorrere a piedi l’ultimo tratto di rambla, la Rambla del Mar che conduce alla zona dove si trova l’acquario e il nuovo mega centro commerciale Maremagnum. Se è l’ora del tramonto i riflessi del sole sul mare sono davvero suggestivi!
La sera se si vuole rimanere in zona si può pensare a una passeggiata lungo la Rambla, che di notte si affolla di un mare di persone, luci e rumori, oppure raggiungere la zona della Barceloneta – la spiaggia di Barcellona – il cui lungomare è costellato di locali e discoteche, o spingersi fino al Porto Olimpico dove ci sono altri locali uno accanto all’altro, ognuno che propone con musica diversa.
Giorno 2
Il secondo giorno in viaggio a Barcellona lo dedicherei anima e corpo a visitare le opere di Gaudì.
La Sagrada Familia è in assoluto da vedere e vale in tutto e per tutto il biglietto d’ingresso, anche se questa chiesa è ancora incompiuta. Già ammirandone l’esterno potete starvene interi istanti ad osservare la ricchezza delle facciate e dei rilievi, i frutti e gli animali rappresentati, le allegorie… Poi quando si entra si rimane sorpresi per la luminosità degli interni, le vetrate colorate ed i soffitti alti ed ariosi. Se non soffrite troppo di vertigini vale la pena anche salire in alto e ammirare il panorama su Barcellona.


Poi non mi farei scappare nemmeno una mezza giornata a Parc Guell: dall’anno scorso anche questa attrazione è diventata a pagamento (prima era gratuita), ma se avete un po’ di tempo a disposizione camminate lungo i suoi sentieri, guardate la città dalla sua posizione privilegiata, accarezzate le piastrelle delle sedute nella grande piazza, abbracciate le colonne che sembrano enormi tronchi d’albero e accarezzate la salamandra e gli altri animali di pietra e piastrelle.


Per proseguire come si deve il tour alla scoperta di Gaudì non bisognerebbe lasciarsi scappare anche alcune abitazioni famose come casa Batllò, casa Milà (detta La Pedrera) e casa Vicens. Se i biglietti d’ingresso vi sembrano essere un po’ troppo costosi fate a meno di visitarle dall’interno, ma almeno dateci una bella occhiata dall’esterno perché sono molto belle con le loro forme sinuose e i loro colori e ricami.
Verso il tardo pomeriggio raggiungete Montjuic (lo potete fare anche con la teleferica), salite al castello, se amate l’architettura visitate il padiglione di Mies van der Rohe oppure salite il monte fino a raggiungere la zona olimpica costruita all’inizio degli anni ’90 con gli edifici dell’Anello Olimpico che si sviluppano attorno a Piazza Europa.

Verso sera scendete ed assistete allo spettacolo della fontana magica che si illumina di mille colori e propone giochi d’acqua da lasciare a bocca aperta, gli orari ed i giorni in cui si svolgono gli spettacoli sono da consultare sul sito).
Giorno 3
Dopo tanto camminare e visitare il terzo giorno lo prenderei con più calma: con telo mare e crema solare in borsa affitterei una bicicletta e percorrerei tutto il lungo mare partendo da dove termina l’Avenida Diagonal.


Farei un giretto per il Parc de Diagonal del Mar (anche questo è una recente opera di un architetto) e poi raggiungerei la Barceloneta e mi dedicherei ad una tranquilla giornata di spiaggia a contatto con i tanti spagnoli sorseggiando una buona cerveza.
Buon viaggio a Barcellona!