Le spiagge e l’acqua cristallina di Lampedusa sono perfette per lasciarsi prendere dal torpore della vacanza total relax, ma se anche voi come me amate “guadagnarvi” il mare camminando per raggiungere lidi meno affollati e selvaggi, ecco l’escursione che fa per voi a Lampedusa.
Lampedusa per quanto piccina offre anche opportunità di trekking e passeggiate, come il trekking che da Casa Teresa conduce a Cala Pulcino, e poi, volendo, alla famosissima spiaggia dei Conigli.
Partenza da Casa Teresa, antico dammuso lampedusano
L’escursione inizia da Casa Teresa, un antico dammuso ristrutturato nel bel mezzo dell’isola. Siamo nell’estremità occidentale di Lampedusa dove le costruzioni sono scarse e la brulla e bassa vegetazione mediterranea la fa da padrone.
Potete osservare Casa Teresa da vicino, ma solo dall’esterno, quindi proseguire lungo la stradina di sassi che conduce ad un cartello che segna l’inizio del sentiero di Cala Pulcino.



Escursione nel canalone
E’ proprio qui che inizia il canalone, un sentiero che si snoda lungo un canyon, una spaccatura tra due costoni di roccia che riparano l’esploratore dalle raffiche di vento e ricreano un paesaggio che non ci si aspetterebbe di trovare a Lampedusa.

Appena ci addentriamo nel canyon ci accorgiamo che la vegetazione si distingue da quella fatta di piccoli arbusti presente nel resto dell’isola: qui ci troviamo a passeggiare all’ombra degli alberi! Un passo dopo l’altro, stando attenti a rocce, radici superficiali e piccoli dislivelli, usciamo dalla macchia ombrosa: la vegetazione si fa più rada e vediamo con chiarezza i due costoni di montagna che ci sovrastano a destra e a sinistra.



Il cielo azzurro ed il sole ci accompagnano fedelmente ed il vento ci avvolge con i profumi del finocchietto selvatico e del cappero che crescono a cespugli rigogliosi lungo il sentiero.
Il silenzio è meraviglioso e proprio l’assenza di suoni estranei permette di concentrarsi sui propri passi.
A questo punto è necessario fermarsi un attimo, so che la voglia di arrivare al mare è tanta, ma bisogna sapersi godere il viaggio e non pensare solo alla meta! Guardatevi intorno e “vivete il momento”: sentite il sole che scotta la pelle, il vento che la solletica, memorizzate i colori e gli odori e ricordatevi di quella pace e di quel momento perfetto, portatevi quel ricordo a casa e potrete ritirarlo fuori nei momenti di bisogno! (io lo faccio di continuo)
Le spiagge: Cala Pulcino
Proseguendo ci si rendiamo piano conto che Cala Pulcino è sempre più vicina: i gabbiani urlano e disegnano cerchi e linee nel cielo e l’aria profuma di salso. Il mare appare come un triangolino blu zaffiro che emerge tra le due pareti inclinate del canalone, e più ci avviciniamo più quel triangolo si ingrandisce e la spiaggia di ciottoli bianchi non è più un miraggio ma la si può toccare con le mani.


La spiaggia di Cala Pulcino invita ad un po’ di riposo e il mare antistante, ricco di sfumature, ad un bagno. Nella piccola baia di solito le barche trovano il luogo perfetto per rilasciare le loro ancore e galleggiare sull’acqua proiettando sul fondale le loro ombre.

Dopo un bagno refrigerante possiamo continuare il trekking verso la Spiaggia dei Conigli: calchiamo il sentiero che sale leggermente a sinistra della baia ed arriviamo ad un punto abbastanza esposto da percorrere con attenzione perché a strapiombo sul mare.

Da qui in poi diventa tutto più semplice e la vista è pazzesca: sembra di stare su una lunga terrazza a picco sul mare dove il colore predominante è il blu, giusto mix tra l’acqua del mare e il cielo. Al termine del camminamento compare di fronte l’Isola dei Conigli e poco più a sinistra l’omonima spiaggia, una delle più belle del mondo.
A questo punto solo due certezze: il panorama vi mozzerà il fiato e vi innamorerete un pochino di più di Lampedusa.

Le spiagge: la Spiaggia dei Conigli
Sediamoci sul bordo della roccia e lasciamo penzolare le gambe sopra il mare blu, poi proseguiamo lungo il sentiero che scende fino alla spiaggia: correte sulla bianca sabbia fine e lanciatevi in mare. Fate solo attenzione a non calpestare l’area dedicata alla deposizione delle uova delle tartarughe (sì, le tartarughe Caretta Caretta depongono anno dopo anno le loro uova qui).

Quando ne avrete avuto abbastanza di mare e sole basterà percorrere il sentiero in salita che conduce alla fermata della navetta che riaccompagna in centro città.

Consigli utili
Il trekking per Cala Pulcino dura circa mezzora, altri 20 minuti circa ci vogliono per raggiungere la Spiaggia dei Conigli da Cala Pulcino. Il percorso non è difficile perché da Cala Teresa a Cala Pulcino è tutto in discesa e non ci sono particolari ostacoli sul sentiero se non radici e sassi sporgenti ai quali bisogna fare attenzione. Il tratto da Cala Pulcino alla Spiaggia dei Conigli invece è un po’ più impegnativo, più che altro perché c’è un pezzo piuttosto esposto a picco sul mare.
Portate con voi tutto ciò di cui potreste avere bisogno: dal telo mare, alla crema solare, dal panino alla parmigiana della zia. Qui è natura pura, non ci sono venditori di gelati o di acqua minerale.
Munitevi di cappellino e di acqua: il sole scotta, meglio evitare le insolazioni. E indossate scarpe comode come scarpe da ginnastica o da trekking.