A Venezia è difficile imbattersi in giardinetti e persino aiuole, ma ciò non significa che le aree verdi non esistano. Molto spesso i palazzi signorili celano giardini privati di inestimabile bellezza ma interdetti ai visitatori, accessibili solo in occasioni speciali o seguendo tour guidati; poi ci sono i parchi e giardini pubblici che macchiano la città a forma di pesce e si estendono in particolare nelle isole della laguna.
Per chi è alla ricerca di nuovi modi di esplorare Venezia un itinerario alternativo che vorrei suggerirti oggi è quello che va a scovare i parchi ed i giardini veneziani. Trattandosi di parchi che a volte coincidono con le isole della laguna ho preferito non proporre un vero e proprio itinerario da percorrere in giornata (perché sarebbe pressoché impossibile) ma di proporti una lista di luoghi che potrebbero entrare a farne parte.
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Alla scoperta dei giardini pubblici veneziani
Giardini pubblici più o meno valorizzati, parchi, oasi protette ed orti lagunari, i luoghi che ti racconto sono molto vari e la cosa interessante e che ognuno ha una propria storia ed ha svolto o svolge ancora oggi un ruolo particolare nella storia veneziana. Li ho segnalati anche nella mappa qui sotto così che sia più facile per te localizzarli e raggiungerli.
Non conoscendoli dal mio elenco ho volutamente escluso i giardini privati dei palazzi veneziani, tuttavia se sei interessato a visitarli ti consiglio di contattare il Club dei Giardini Storici di Venezia il cui scopo è proprio quello di far conoscere i giardini storici di Venezia e del Veneto ai visitatori attraverso tour guidati.
Giardini Savorgnan
Questo parco situato nei pressi del Ponte delle Guglie, poco distante dalla stazione S. Lucia è una sorta di giardino segreto: in tantissimi ci scivolano accanto passeggiando lungo la trafficatissima Strada Nuova, ma ben pochi si rendono conto che dietro ai palazzi si nasconde questa piacevole area verde. Oggi il giardino è comunale e aperto liberamente al pubblico ma in origine era il parco della residenza patrizia dei Savorgnan che nel corso dei secoli subì varie trasformazioni fino a ad assumere con l’ultimo proprietario l’aspetto di un giardino inglese.

Giardini Papadopoli
I giardini Papadopoli sono quelli che separano Piazzale Roma dai Tolentini: furono creati nell’Ottocento dall’omonima famiglia che trovò lo spazio da dedicare al parco abbattendo il Monastero di Santa Croce che vi sorgeva. Da quell’epoca molte modifiche vennero apportate al giardino che oggi è molto ridotto rispetto alle dimensioni originarie ma rimane un luogo di pace e tranquillità in città.
Giardini Reali
I giardini più vicini a Piazza San Marco furono creati nell’Ottocento mentre Venezia si trovava sotto l’egidia Napoleonica, ed erano ovviamente in stile francese. Per crearli si procedette all’abbattimento delle costruzioni che sorgevano in precedenza su questo terreno: alcuni squeri e il granaio di Terra Nova. Nel corso del tempo questi giardini sono stati abbandonati a sé stessi ma dal 2015 la Fondazione Venice Gardens Foundation Onlus ha assunto l’incarico di restaurarli per riportarli all’antico splendore.
Giardini della Biennale
Questi giardini pubblici che in epoca napoleonica erano i più estesi di tutta Venezia sono oggi resi famosi dalla Biennale, l’esposizione d’arte che si ripropone ad anni alterni in città. Situati nel sestiere Castello hanno conosciuto fama internazionale a partire dal 1895, anno della prima esposizione universale a Venezia. Da quell’epoca i giardini hanno continuato ad essere sede di esposizioni in particolare in occasione della Biennale che si svolge in parte nelle stanze dell’Arsenale ed in parte tra i viali del parco. Ancora oggi passeggiando tra gli alberi si possono vedere e visitare i 29 padiglioni di paesi stranieri ed il Padiglione Centrale costruiti ad inizio Novecento, alcuni dei quali progettati da famosi architetti.

Parco delle Rimembranze, Sant’Elena
Adiacente ai Giardini della Biennale, sull’isola di Sant’Elena sorge il Parco delle Rimembranze, un giardino alberato percorso da viali ombrosi, con panchine in cui rilassarsi e chiacchierare e aree giochi per bambini e ragazzi. Un vero e proprio parco come ne si trovano in ogni città ma che sembra un’eccezione a Venezia. Nelle stagioni in cui il sole non è troppo aggressivo è bello lasciare l’ombra degli alberi e passeggiare lungo la riva che si affaccia sulla laguna veneta e l’isola del Lido.
Isola della Certosa
Come anticipato le isole sono il polmone verde della città, qui la vita è più lenta e tranquilla, non ci sono le resse di turisti e anche le costruzioni si fanno più rade lasciando maggiore spazio a alberi, fiori e animali. La Certosa è soprattutto un’isola dedicata al turismo nautico: il polo nautico Vento di Venezia include la darsena, l’albergo, un ottimo ristorante e altre strutture per i diportisti. Ma la maggior parte dell’isola è un grande parco dove fare una passeggiata o un po’ di jogging respirando l’aria salmastra della laguna, lontano dal caos e dal via vai di persone che affollano la città.
Teatro verde, Isola di San Giorgio
L’isola di San Giorgio è piccola, la sua superficie è completamente occupata dall’omonima chiesa e dal complesso monumentale dell’ex monastero benedettino oggi sede della Fondazione Giorgio Cini che si è occupata del recupero e valorizzazione dell’isola dopo le Guerre Mondiali. Alle sue spalle il complesso si affaccia su un parco che include il Teatro Verde, un anfiteatro all’aperto costruito nella metà del ‘900 che oggi accoglie concerti e che a sua volta si affaccia sulla laguna e il Lido di Venezia.

Oasi WWF degli Alberoni, Lido di Venezia
Nella parte più meridionale dell’isola del Lido, vicino alla bocca di porto di Malamocco che regola l’ingresso e l’uscita delle acque dell’Adriatico nella laguna di Venezia c’è l’Oasi WWF degli Alberoni, un’area protetta per il suo valore paesaggistico e naturalistico. E’ anche chiamata Oasi delle Dune degli Alberoni per il ricco sistema di dune sabbiose tra i meglio conservati di tutto l’Alto Adriatico. Tra cumuli di sabbia, pineta e spiaggia una visita all’oasi è quanto di più diverso dall’esperienza turistica a Venezia si possa immaginare, un modo completamente insolito per scoprire l’ecosistema della città e della laguna.
Cimitero di San Michele
L’isola di San Michele, facilmente raggiungibile con il vaporetto dalla fermata Fondamenta Nove, è in realtà il cimitero della città ma ciò non toglie che possa essere anche un luogo da visitare per chiunque sia alla ricerca di pace, tranquillità e riflessione. In questo giardino hanno trovato sepoltura il poeta statunitense Ezra Pound, il poeta russo Brodskij, il connazionale Diaghilev e il compositore Igor Stravinskij.
Isola di Sant’Erasmo
Sant’Erasmo è anche conosciuta per essere l’orto di Venezia: quest’isola pianeggiante è completamente ricoperta di campi dove si coltivano alcuni degli ortaggi più deliziosi che si ritrovano tra i banchi del mercato di Rialto e degli altri mercati veneziani, ma anche vigneti e frutteti.
L’isola si può visitare sia a piedi che in bicicletta (le biciclette si possono noleggiare presso l’unico albergo dell’isola, Il Lato Azzurro).
La foto di copertina è di Elisa De Conti
Tutti pensano a Venezia come una città stupenda costruita sull’acqua, fatta di edifici di grande bellezza, ma nessuno pensa che in questa città si può trovare anche degli angoli di verde di particolare fascino e tranquillità. Molto bello l’artico! è ideale per chi vuole scoprire i vari giardini sparsi per Venezia!