La Sicilia è stata a lungo una delle mete della mia wish list, in particolare ci è entrata dopo la vacanza a Lampedusa che mi ha dato un assaggio della cucina, dell’ospitalità e del mare siciliano. Finalmente qualche mese fa ho soddisfatto almeno in parte quel desiderio con un itinerario di una settimana in Sicilia Orientale.
La premessa che devo fare è che la Sicilia è molto vasta e visitarla tutta in lungo ed in largo con poco tempo a disposizione è impensabile, per questo fin da subito bisogna decidere qual è la zona sulla quale ci si vuole concentrare in modo da tracciare un itinerario realistico e soprattutto stabilire qual è l’aeroporto in cui atterrare.
I due aeroporti principali della Sicilia sono Catania ad est e Palermo ad ovest: entrambi i versanti mi ispiravano tantissimo ma alla fine ho preso la mia decisione arrivando (e dunque partendo) a Catania. Solo a questo punto ho delineato nella pratica il mio itinerario di una settimana in Sicilia Orientale.
Itinerario di una settimana in Sicilia Orientale giorno per giorno
C’è una piccola differenza tra quello che era inizialmente il nostro itinerario di una settimana in Sicilia Orientale, e quello che poi si è effettivamente delineato nella realtà. Infatti la nostra idea di un tour in auto in Sicilia ha dovuto scontrarsi con la realtà dei fatti: quella sarebbe stata la settimana più piovosa mai vista in Sicilia ad ottobre da anni ed anni. Di fronte ad acquazzoni interminabili che ci hanno bloccato, obbligato a saltare delle tappe e soprattutto ci hanno buttato giù il morale, abbiamo apportato alcune modifiche al tragitto spingendoci più in là di quanto avessimo programmato arrivando a visitare Agrigento e la sua Valle dei Templi.
Ovviamente la cosa di per sè non ci è dispiaciuta (il fatto di dover rinunciare a splendide giornate di mare, quello sì!) però questa informazione può esserti utile per regolarti e considerare che se vuoi assicurarti tempistiche più rilassate con giornate di mare annesse sarà meglio “tagliare” alcune tappe per goderti di più i luoghi che visiterai.
Giorno 1 – Siracusa, Isola di Ortigia
Atterrati a Catania abbiamo ritirato la nostra auto noleggiata online e ci siamo subito diretti verso Siracusa. La scelta di non fermarci a visitare Catania è stata conseguenza delle tempistiche troppo strette: abbiamo preferito dare priorità alle località raggiungibili in auto rimandando la visita al capoluogo ad un prossimo futuro, magari per un city break nel weekend considerati anche i prezzi vantaggiosi dei voli low cost.
Arrivati a Siracusa abbiamo subito lasciato i nostri bagagli al B&B e poi ci siamo diretti all’Isola di Ortigia che abbiamo percorso in lungo ed in largo perdendoci tra le sue vie, ma in particolare godendoci l’atmosfera magica di Piazza Duomo sovrastata dalla magnifica cattedrale della Natività di Maria Santissima.
Al tramonto i palazzi in pietra chiara sembrano infuocarsi, mentre dopo il crepuscolo la piazza del Duomo, illuminata dalla calda luce dei lampioni, assume un fascino particolare trasmettendo tutto il romanticismo e la bellezza della Sicilia.
Dove dormire a Siracusa: io ho alloggiato al B&B Arete. Te lo consiglio se viaggi in auto e cerchi un posto tranquillo ma comodo. La comodità sta nel fatto che non si trova nell’isola (quindi non rischi di incappare in ZTL, sensi unici e stradine troppo strette) eppure Ortigia la si può raggiungere tranquillamente in 10-15 minuti di passeggiata. Il B&B è situato di fronte al porto e proprio sotto la finestra c’è un ampio parcheggio gratuito.
Giorno 2 – Parco Archeologico Neapolis di Siracusa e Noto
La prima metà della giornata l’abbiamo dedicata alla visita di Ortigia visto che il giorno precedente eravamo arrivati nel tardo pomeriggio e non avevamo avuto modo di goderci la città con la luce del giorno. Non siamo grandi amanti dei musei, in viaggio preferiamo passeggiare, osservare e fotografare godendoci la quotidianità del posto, per questo il nostro tempo sull’isola lo abbiamo trascorso bighellonando tra Via Cavour e Via Roma, curiosando nei negozietti e scattando foto.
Verso l’ora di pranzo ci siamo seduti in Via Cavour al tavolo della Pasticceria Artale dove ci abbiamo dato dentro con arancini e siciliane (calzoni fritti ripieni di cose buone tipo formaggio locale ed acciuga, prosciutto e formaggio e altri ingredienti).
Pieni come uova abbiamo letteralmente rotolato di nuovo verso il B&B dove abbiamo recuperato l’auto e ci siamo recati a visitare il Parco Archeologico Neapolis della città. Nonostante ritengo che si possa fare davvero tanto per rendere il parco più fruibile dai visitatori con maggiori pannelli informativi e una maggior cura delle aree archeologiche, posso dirvi che il parco archeologico di Siracusa è stato uno dei luoghi che mi hanno più toccata nel corso del viaggio. Per questo credo che meritino un approfondimento che cercherò di dare presto in un altro post, nel frattempo posso solo dirti di non lasciarti sfuggire una visita.
Al termine della visita siamo risaliti in auto e ci siamo diretti a Noto e lungo la strada abbiamo fatto una sosta sulla spiaggia di Fontane Bianche.
Nel capoluogo della Val di Noto abbiamo pernottato un paio di giorni in quanto l’idea era quella di godersi con calma i dintorni dividendosi tra cultura, mare e buon cibo. Non è stato proprio così, in ogni caso appena arrivati e lasciate le nostre cose nel B&B siamo andati in esplorazione alla scoperta delle bellezze del piccolo centro storico, delle sue innumerevoli chiese dall’inconfondibile stile barocco.
Dove dormire a Noto: noi abbiamo alloggiato al B&B Novecento Siciliano a cui devo assolutamente dedicare un articolo a sé visto che abbiamo avuto un’esperienza fantastica. E’ un B&B di tre camere in pieno centro in un edificio storico di Noto. L’atmosfera è quella della Sicilia più verace e il fil rouge della struttura è la filmografia della prima metà del Novecento, molti infatti sono i film ambientati a Noto ricordati con foto in bianco e nero appese alle pareti. La cosa più bella di tutte comunque è la colazione rigorosamente con prodotti a chilometro zero, coccolati dal padrone di casa.
Giorno 3 – Noto, Riserva naturale Oasi di Vendicari, Marzamemi, Portopalo di Capopassero
La pioggia incessante ha caratterizzato questa giornata e quella successiva, questo non ci ha permesso di visitare la vicina Oasi di Vendicari e spaparanzarci in spiaggia come avremmo voluto. Abbiamo quindi optato per una visita più approfondita della città di Noto entrando ed uscendo dalle chiese (San Francesco all’Immacolata con la sua scala monumentale, la cattedrale di San Nicolò, la chiesa di San Carlo al Corso dove siamo saliti al campanile per ammirare la città dall’alto), visitando Palazzo Nicolaci di Villadorata e facendo una sosta per cannolo e latte di mandorla al Caffé Sicilia, la pasticceria più rinomata di Noto.
Per il pranzo ci siamo spostati a Marzamemi, antica tonnara oggi rimodernata con carinissimi ristorantini affacciati sul mare. Questo centro è incantevole e nemmeno la pioggia ha potuto rovinare il ricordo che ho di questa località. Dopo un pranzo a base di pesce e qualche foto alle sedie colorate e ai gatti di Marzamemi ci siamo rimessi in auto e siamo giunti a Portopalo di Capopassero che purtroppo non ha grandi attrattive se non il mare e le spiagge di cui noi purtroppo non abbiamo goduto (ma fatelo voi!).
Sulla strada del rientro si passa accanto a Pachino e a numerose serre che vendono gli omonimi pomodorini essicati: se volete portare a casa un souvenir approfittatene e fate una sosta in una delle aziende agricole.
Infine, la giornata piovosa si è conclusa con una visita alla Villa del Tellaro (tra l’Oasi di Vendicari e Noto), una villa romana che è stata rinvenuta e della quale si conservano alcuni mosaici.
Dove dormire a Noto: anche questa notte l’abbiamo trascorsa al B&B Novecento Siciliano
Giorno 4 – Modica e Ragusa
Giro di boa per il nostro itinerario di una settimana in Sicilia Orientale: a queste due città avrei dedicato almeno un paio di giorni purtroppo il brutto tempo ci ha obbligati a passare veloci anche queste città arroccate tra i rilievi della Sicilia meridionale. In particolare Modica è quella che mi è piaciuta di più per i suoi vicoli in salita, per la cioccolata e per il bel panorama che ho ammirato dal campanile del Duomo di San Giorgio e per la sua scalinata che sebbene fosse ottobre era ancora incorniciata dalla fioritura delle bugainvillee.
L’antico centro storico di Ragusa è chiamato Ibla e purtroppo non mi ha entusiasmata, vi prego però di darle una possibilità perché sono sicura che la mia opinione “fredda” nei confronti della città è dovuta alle circostanze.
Se avete tempo durante il vostro itinerario di una settimana in Sicilia Orientale fate una capatina anche a Scicli. Io non ne ho avuto modo ma sono sicura che è un centro interessante dai lineamenti simili alle sorelle Modica e Ragusa.
Dove dormire a Ragusa: noi abbiamo soggiornato al B&B A Casa di Grazia. Anche qui abbiamo apprezzato la comodità di trovarci appena fuori dal centro storico, ma abbastanza vicino da poterlo raggiungere a piedi. Tra l’altro il B&B può contare su un’area parcheggio adiacente, molto comoda se come noi vi muovete in auto.
Giorno 5 – Agrigento
Esasperati dal brutto tempo noi siamo fuggiti dalla Val di Noto cercando il sole nella provincia di Agrigento, e ci siamo riusciti. Se non avessimo trovato un meteo così avverso ci saremmo fermati più a lungo nelle mete precedenti e questa parte del viaggio probabilmente l’avremmo saltata rientrando direttamente su Catania. Il lato positivo della cosa è che abbiamo visto tre luoghi super interessanti: Favara, la Valle dei Templi e Agrigento.
Raggiunta l’area di Agrigento in mattinata abbiamo visitato il Favara Cultural Park, un centro culturale ed artistico, un calderone di idee ed artisti che vengono qui da tutto il mondo per dare il loro apporto. L’obiettivo è quello di dare nuova linfa a una piccola città situata nell’entroterra, a pochi chilometri di Agrigento, destinata ad invecchiare e a spopolarsi.
Dall’arte moderna e innovazione di Favara siamo passati all’arte antica della Valle dei Templi che abbiamo visitato nel pomeriggio. Un tuffo nell’Olimpo, un flashback nell’epoca ellenica, uno di quei luoghi da visitare almeno una volta nella vita.
La serata l’abbiamo trascorsa ad Agrigento sorseggiando birre artigianali e spizzicando formaggi ed affettati locali da Putia Bottega Siciliana.
Dove dormire ad Agrigento: noi abbiamo alloggiato al B&B Garibaldi 61 situato in pieno centro ad Agrigento. Una camera ampia e molto bella in un edificio storico della città. Assolutamente consigliato.
Giorno 6 – Scala dei Turchi e Siculiana Marina
Finalmente una giornata dedicata al mare e al sole! Al mattino abbiamo raggiunto la meravigliosa Scala dei Turchi, una falesia a picco sul mare che si caratterizza per il suo unico colore bianco candido.
Nel pomeriggio invece ci siamo spostati a Siculiana Marina dove abbiamo pranzato in riva al mare per poi proseguire alla Riserva Naturale Orientata di Torre Salsa. Se raggiungete la riserva potete accedervi in più modi, a pagamento attraverso l’agriturismo Torre Salsa Turistica (costo per mezzo + costo per persona) che conduce in modo facile alla spiaggia, oppure attraverso le strade secondarie che però molto spesso sono piene di buche e poco manutentate (quindi meglio lasciare l’auto e proseguire a piedi).
Rientrati ad Agrigento abbiamo trascorso la serata tra le sue vie e locali.
Dove dormire ad Agrigento: noi abbiamo alloggiato al B&B Garibaldi 61
Giorno 7 – Taormina
L’ultimo giorno, avendo il volo nel tardo pomeriggio abbiamo deciso di terminare il nostro itinerario di una settimana in Sicilia Orientale lasciando presto Agrigento e spostandoci verso l’aeroporto di Catania trascorrendo l’ultima giornata nella bella e turistica Taormina.
Lasciata l’auto in uno dei parcheggi multipiano della località abbiamo passeggiato tra le vie di Taormina, visitato il Teatro Antico ed i giardini della villa comunale. Prima di partire non ci siamo fatti mancare un’ultima abbuffata di sapori siciliani: arancini a gogo nell’Antica Rosticceria da Cristina e cannoli e dolcetti siciliani da svenimento al Laboratorio Pasticceria da Roberto.
Ciao!
Ho appena trovato il post che dovevo leggere per completare l’organizzazione dell’itinerario che farò nel mio viaggio in Sicilia per le mie vacanze nel 2019, ora ho più sicurezza quando scelgo posti perché ci dai le tue raccomandazioni in base alla tua esperienza. Sono felice di andare all’isola di Ortigia su una barca a vela.
Hai fatto qualche attività acquatica? Cosa mi consiglieresti di mettere in relazione?
Saluti